Si riusciranno a realizzare oggetti molto robusti e, al contempo, estremamente leggeri; ciò sarà molto utile nell'aviazione o per costruire schermi giganti che costeranno pochissimo. Propio nella fabbricazione di schermi si vedranno con ogni probabilità gli sviluppi più rapidi. Il colosso coreano Samsung è in pole position per lanciare entro due anni i sottilissimi schermi fatti di grafene, materiale destinato a rivoluzionare anche i chip mandando in pensione il silicio.
"Gli elettroni si muovono a una velocità straordinaria all'interno del grafene tanto che, se lo confrontassimo col silicio sarebbe come far correre una biclicletta contro una macchina di formula 1"- questo è il pensiero di Heike Riel, manager del gruppo di ricerca sugli elettroni in nanoscala all'IBM.
Touch screen al grafene |
Un altro colosso, quello taiwanese della Polytron ha ultimato un prototipo di smartphone totalmente trasparente. Al momento c'è solo l'hardware e alcune parti, come la SIM, la micro-SD e la batteria sono ben visibili tra gli strati di vetro. Eppure, Polytron intende portare presto sul mercato un apparecchio perfettamente funzionante, con tanto di software «invisibile». Il materiale utilizzato per la struttura esterna è ovviamente il grafene. Il prototipo ha un piccolo pannello touch al centro; i vari sensori e il processore sono posti ai bordi. Altre aziende importanti stanno lavorando a dispositivi flessibili e trasparenti, come la società di telefonia giapponese NTT Docomo che, in collaborazione con Fujitsu, ha presentato qualche tempo fa il prototipo di schermo double face trasparente ed utilizzabile da entrambe le parti. Vero o presunto che sia, pure l'ultimo rumor che riguarda la Apple parla di un iPad in versione trasparente.
Progetto di un I-Pad trasparentete |
In questo senso arriveremo a un mondo in cui potremo dosporre di sempre maggiori oggetti, tutti a portata di mano.
M proviamo, per un momento a immaginare come sarà il nostro futuro nanotecnologico...
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