venerdì 14 giugno 2013

Un tuffo nel... futuro

Il 61enne americano Ray Kurzweil, visto che la tecnologia informatica sta accelerando a una velocità incredibile, prevede che le nanotecnologie saranno in grado di sostituire molti dei nostri organi vitali tra 20 anni.
Kurzweil precisa che, sebbene le sue affermazioni possano sembrare inverosimili, pancreas artificiali e protesi neurali sono già disponibili.
Egli, così come molti altri scienziati, riteniene che in circa 20 anni avremo i mezzi per riprogrammare i nostri corpi in modo da poter fermare e poi invertire, l’invecchiamento. Infine le nanotecnologie ci permetteranno di vivere per sempre.
I nanobot andranno a sostituire le cellule del sangue e a fare il loro lavoro migliaia di volte più efficacemente.
Entro 25 anni saremo in grado di fare uno sprint olimpico per 15 minuti senza prendere fiato, o praticare di lo scuba-diving per quattro ore senza ossigeno.
Le vittime degli attacchi di cuore, che non hanno tratto vantaggio dalle cure disponibili, potranno avere un cuore bionico.
Le nanotecnologie estenderanno le nostre capacità mentali a tal punto che saremo in grado di scrivere dei libri in pochi minuti. E potremo guardare a un mondo in cui gli esseri umani diventano cyborg, con arti e organi artificiali.


Nei prossimi 25 anni, l'intelligenza non biologica eguaglierà la ricchezza e a raffinatezza dell'intelligenza umana  per poi superarla abbondantemente grazie a due fattori:la continua accellerazione del processo dell'informatica e lacapactà [delle intelligenze non biologiche] di condividere rapidamente il proprio sapere. Integreremo nanorobot intelligenti nel nostro corpo, nei nostri cervelli e nell'ambiente, risolvendo così problemi come l'nquinamento  e la povertà, aumentando significativamente la nostra longevità, permettendo realtà virtuali che comprendano tutti i nostri sensi (come in 'The Matrix') e la "trasmissione di esperienze" (come in 'Essere John Malkovich') , nonchè un notevole incremento dell'intelligenza umana. Il risultato sarà la fusione della specie creatrice di tecnologie con il processo evolutivo-tecnologico ha cui essa ha dato vita. (...) [Dopo di ciò] l'intelligenza non biologica avrà accesso al proprio design e potrà migliorarsi in un ciclo sempre più veloce di riprogettazione. Arriveremo al punto in cui il progresso tecnologico sarà talmente rapido da essere incomprensibile per l'intelletto umano non incrementato. Quel momento contrassegnerà la singolarità.

Questa è la previsione dello stesso Kurzweil a proposito dello svilupo in futuro dell'intelligenz artificiale. 
Il pezzo è tratto da 'Il cyborg. Saggio sull'uomo moderno' che potete leggere cliccando QUI. Buona lettura...

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